2035: addio alle auto termiche

Strasburgo ha deciso: tra 13 anni non si potranno più vendere automobili con motori a combustione in Europa.

Le reazioni dell’industria, della politica e delle associazioni. E che cosa succede ora

Come riportato da Quattroruote.it

Per qualcuno è il Giorno del Giudizio. Per altri l’alba di un mondo nuovo. Un fatto è certo: la decisione del Parlamento europeo di mettere la parola fine alla vendita di auto con propulsori endotermici nel 2035 segna una rivoluzione epocale di enorme portata, che spacca l’universo automotive e la politica e solleva una lunga serie d’interrogativi.

Adesso che cosa succede?

Nell’immediato, ci attende una serie di passaggi tecnici, ché l’iter di approvazione definitiva del provvedimento non è affatto terminato e coinvolgerà il Consiglio europeo e i singoli Stati.

 

COSA HA APPROVATO L’EUROPARLAMENTO

Le case automobilistiche dovranno ridurre le emissioni medie dei loro veicoli del 15% nel 2025, del 55% nel 2030 e del 100% nel 2035, rispetto al 2021.

Posticipata dal 2030 al 2036 la scadenza della deroga alle regole comunitarie concessa a chi produce tra 1.000 e 10.000 auto.

Via libera all’inclusione del settore dell’aviazione nel meccanismo Ets (il mercato delle emissioni).

Approvata la richiesta alla Commissione europea di elaborare entro la fine del 2023 una metodologia comune per inserire l’intero ciclo di vita dei veicoli nella valutazione delle emissioni di CO2.

COSA NON HA APPROVATO L’EUROPARLAMENTO

Respinti gli emendamenti per chiedere di abbassare dal 100 al 90% il target al 2035 e d’includere i biocarburanti tra le alternative per ridurre le emissioni. Non è passata la proposta di riforma del sistema di scambio dei certificati di emissione Ets. Dunque, non sono state approvate la riduzione dei permessi di emissione annuali al 2030, la creazione di un fondo sociale per il clima da finanziare con i proventi del nuovo sistema Ets e l’istituzione del Cbam (Carbon border adjustment mechanism), cioè il meccanismo per tassare alle frontiere i prodotti importati non conformi ai parametri di emissione europei.

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PROSSIMI PASSI

Il voto favorevole del Parlamento europeo alla proposta della Commissione di bandire le auto endotermiche non conclude il processo legislativo stabilito dai trattati comunitari.

II testo approvato a Strasburgo dev’essere prima sottoposto al Consiglio Ambiente: composto dai ministri per l’Ambiente dei 27 Paesi membri della UE, è responsabile della politica ambientale europea all’interno del Consiglio dell’Unione europea.

Si è riunito il 28 giugno con il compito di prendere posizione in vista dell’avvio del cosiddetto trilogo, la fase destinata a individuare soluzioni di compromesso che agevolino l’iter. Previsto dai trattati alla base del funzionamento della UE, il trilogo è il complesso delle trattative informali condotte da Parlamento, Commissione e Consiglio per trovare un accordo preventivo sui nuovi atti legislativi, accelerarne l’approvazione e facilitarne l’adozione da parte dei Parlamenti nazionali. Gli accordi in sede di trilogo necessitano, in ogni caso, di un passaggio formale presso gli organismi istituzionali. Alla riunione del 28 giugno, alcuni Paesi, in particolare dell’Europa centrale e orientale, sono arrivati con l’intenzione di opporsi a qualsiasi bando, il che mette a rischio il principio dell’unanimità alla base delle decisioni del Consiglio UE.

In tal caso si potrebbe aprire un braccio di ferro tra le istituzioni.

II tutto dovrebbe concludersi in autunno.

 

Continueremo ad aggiornarvi in merito.

 

Postato il 06 luglio

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